Alcuni scienziati sudafricani hanno recentemente scoperto una nuova variante di Covid-19, la cosiddetta Omicron, che potrebbe essere la causa della recente ondata di contagi nel Paese.
Fino a poco tempo fa, il numero di casi giornalieri in Sudafrica era di circa 200 positivi, ma giovedì è improvvisamente balzato a quota 2 mila 465 casi. Gli scienziati hanno quindi analizzato i campioni di virus – prelevati principalmente nel Gauteng, la provincia più popolosa del Paese, sede della capitale Johannesburg – scoprendo la nuova variante che l’Oms ha chiamato Omicron. «Ecco una nuova variante molto preoccupante», ha dichiarato giovedì il ministro della Sanità Joe Phaahla durante un briefing con i media. Phaahla ha affermato che l’ultima variante è alla base dell’«aumento esponenziale» dei casi, mentre gli esperti stanno ancora cercando di studiare e confermare l’effettiva relazione.
Al momento non ci sono indicazioni che la variante sia già arrivata in numeri consistenti in Occidente. La maggior parte dei casi segnalati è ancora concentrata in Sudafrica, con altri in Botswana, Israele e Hong Kong, dove il nuovo ceppo è stato individuato in viaggiatori provenienti dal Sudafrica. Il Belgio ha segnalato venerdì il suo primo caso della variante. Mentre in Italia è stato individuato il 27 novembre il primo caso di Omicron in Campania, in un uomo di 55 anni completamente vaccinato rientrato alcuni giorni prima dal Mozambico.
Molte mutazioni
Lo scienziato sudafricano Tulio de Oliveira ha dichiarato che la variante Omicron presenta una «costellazione unica» di oltre 30 mutazioni sulle proteine spike, molte più di quelle presenti nella variante Delta. Poiché le proteine spike sono quelle che si legano alle cellule da infettare, un numero elevato di mutazioni può influenzare la facilità con cui il virus si diffonde tra la popolazione.
La variante, precedentemente nota come B.1.1.529, conteneva un totale di 50 mutazioni. Presenta 10 mutazioni sul recettore Ace2, che consente al virus di infettare le cellule umane, rispetto alle tre della variante Beta e alle due della Delta, secondo de Oliveira.
Il capo del Genomics Consortium per il Covid-19 del Regno Unito, il professor Sharon Peacock, ha dichiarato a Reuters che «questa è una variante più trasmissibile», ma «un numero significativo delle mutazioni rilevate è davvero sconosciuto». Ha aggiunto che gli studi vengono condotti rapidamente in Sud Africa, ma ci vorranno comunque diverse settimane perché vengano completati.
Lawrence Young, un virologo dell’Università di Warwick, ha spiegato ad Associated Press che la variante «sembra si stia diffondendo rapidamente», anche se attualmente si trova solo in alcune parti del Sud Africa.
Secondo il prof. Richard Lessells, dell’Università di KwaZulu-Natal in Sudafrica, l’ultima variante presenta somiglianze con le varianti Beta e Lambda, in quanto potrebbe essere in grado di eludere l’immunità. «Quello che ci preoccupa è che questa variante potrebbe non solo avere una maggiore trasmissibilità, quindi diffondersi in modo più efficiente, ma potrebbe anche essere in grado di aggirare parti del sistema immunitario e la protezione che abbiamo nel nostro sistema immunitario».
Ad ogni modo, al momento gran parte dei casi di infezione sono stati riscontrati nei giovani. E secondo Phaahla, solo il 25% delle persone nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni è attualmente vaccinato nel Paese.
Come nel caso della variante Alpha, l’ultima mutazione del virus potrebbe aver avuto origine in un singolo individuo immunocompromesso che potrebbe aver modificato geneticamente il virus quando il suo corpo non è riuscito a liberarsene in tempo.
Restrizioni sui viaggi
In seguito alle notizie sulla diffusione della variante Omicron, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato venerdì mattina: «Ho firmato una nuova ordinanza che vieta l’ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini».
Anche il presidente americano Joe Biden ha annunciato che da lunedì 29 novembre gli Stati Uniti fermeranno i voli provenienti da Botswana, Zimbabwe, Namibia, Lesotho, Eswatini, Mozambico e Malawi, oltre a quelli provenienti dal Sudafrica. Nel frattempo, i funzionari americani, sotto la guida del dottor Anthony Fauci, sono in trattative con le loro controparti sudafricane per valutare la gravità della situazione e scoprire maggiori dettagli sulla variante.
Tuttavia, anche se vengono imposte restrizioni, i virus hanno modo di diffondersi ed è solo questione di tempo prima che raggiungano i vari Paesi, ha dichiarato ad Ap il dottor Michael Osterholm, esperto di malattie infettive presso l’Università del Minnesota. «Abbiamo dimostrato più e più volte che se la variante si manifesta in una parte del mondo, si può praticamente essere certi che sia già ovunque nel mondo», secondo Osterholm.
Regno Unito e Israele sono stati tra i primi ad annunciare la chiusura dei confini ai viaggiatori provenienti dal Sud Africa e da altri Paesi dell’Africa meridionale, e ora anche l’Unione europea sta valutando la possibilità di vietare tutti i voli provenienti dall’Africa meridionale.
L’India ha ordinato test e screening dettagliati delle persone che arrivano dal Sudafrica, dal Botswana e da Hong Kong. Mentre il Giappone ha già bloccato tutti i viaggi dai Paesi dell’Africa meridionale.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha convocato una riunione di esperti per capire meglio la gravità della situazione. «Non sappiamo ancora molto su questo. Quello che sappiamo è che questa variante ha un gran numero di mutazioni e la preoccupazione è che quando si hanno così tante mutazioni può avere un impatto sul comportamento del virus», ha affermato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnico dell’Oms per il Covid-19, secondo quanto riferito da Abc News.
Poiché ci sono meno di 100 sequenze genomiche complete della variante, non è ancora possibile determinarne gli effetti sui vaccini esistenti. La Van Kerkhove ha infatti dichiarato che «ci vorranno alcune settimane per comprendere ad esempio l’impatto di questa variante sui vari vaccini».
Articolo in inglese: The New COVID-19 Variant From South Africa: What We Know So Far
